I primi 50 anni dell'Italia nello spazio, da Malerba a Cristoforetti


Esattamente 50 anni fa l'Italia volava per la prima volta nello spazio. Era il 15 dicembre 1964. Quel giorno dalla piattaforma di lancio di Wallops Island spiccò il volo il satellite San Marco volto allo studio dall'atmosfera terrestre. E oggi, l'Italia festeggia anche in orbita con una testimonial d'eccezione, la prima italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti.Con il lancio del primo satellite, 50 anni fa, l'Italia diventava il terzo paese a mettere in orbita un proprio strumento dopo Russia e Stati Uniti che allora si contendevano il primato spaziale nell'ambito della guerra fredda. Nel 1967 parte il secondo Satellite San Marco ma sarà in tempi più recenti, nel 1992, che il primo uomo col tricolore sul braccio mette piede nello spazio.

È Franco Malerba con la missione TSS-1. A bordo dello shuttle Atlantis porta in orbita il satellite Tethered, per scoprire se la Stazione Spaziale, allora in fase di costruzione, avrebbe potuto essere alimentata da un satellite collegato via cavo. È toccato poi a Maurizio Cheli nel febbraio del 1996. Nel 2001 Umberto Guidoni è il primo italiano a mettere piede sulla Stazione Spaziale Internazionale, seguito l'anno dopo daRoberto Vittori che tornerà sulla ISS anche in futuro, nel 2005 e nel 2011, insieme a PaoloNespoli, anch'esso con varie missioni all'attivo.

È toccato infine a Luca Parmitano, il primo italiano ad aver effettuato un'EVA, una passeggiata spaziale, a luglio 2013. In realtà, le Eva di Parmitano dovevano essere due, ma la seconda è stata interrotta prematuramente a causa di un problema tecnico, la presenza d'acqua nel casco dell'astronauta siciliano.

E oggi è Samantha Cristoforetti la rappresentante italiana a bordo della ISS. La prima italiana donna è volata in orbita il 23 novembre scorso e ha già iniziato a svolgere alcuni esperimenti.

“Certo quassù ci sono anche molte attività di routine ma c’è sempre da imparare ed è tutto molto interessante. E mi interessa in particolarediventare ogni giorno di più una creatura dello Spazio”,racconta durante la prima inflight call. “Io dall’Italia, a partire naturalmente dall'ASI, ho avuto davvero moltissimo. Il mio augurio è semplicemente questo: che sempre più italiane e italiani possano dire la stessa cosa”.


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