Addio a “Venus Express” dopo 8 anni di prezioso lavoro intorno al pianeta gemello della Terra


Otto anni di lavoro e di osservazioni che ci hanno fatto conoscere meglio Venere, il pianeta gemello della Terra per dimensioni ma diversissimo per clima ed evoluzione geologica: ha completato la sua missione la sonda europea “Venus Express” (disegno). Progettata per lavorare 500 giorni, “Venus Express” ha usufruito di ben sei “proroghe”. L’ultimo capitolo della missione è stato un rischio calcolato: nell’estate 2014 il team che gestisce la navicella ne ha abbassato l’orbita ad appena 130 chilometri dalla superficie del pianeta per sondare questo strato relativamente basso dell’atmosfera venusiana. Di qui però non è più stato possibile farla risalire. Il propellente era pressoché esaurito e di conseguenza si è perso il controllo della rotta; inoltre la sonda ha incominciato a ruotare su se stessa in modo anomalo, tanto che il team ha dovuto rassegnarsi e dichiarare chiusa la missione, che è comunque stata un grande successo. La partecipazione italiana tramite l’Inaf e l’Asi è stata rilevante: abbiamo fornito la camera iperspettrale Virtis per l’infrarosso, lo spettrometro PFS e una parte dello strumento Aspera-4 per lo studio del plasma. La sonda aveva raggiunto Venere l'11 aprile 2006.


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