Nuove Spettacolari Tempeste Dominano l'Atmosfera di Urano

Enormi tempeste fotografate dall'Osservatorio Keck nell'atmosfera del lontano Urano tra il 5 e 6 Agosto 2014. Credit: UC Berkeley/Keck Observatory

Come sappiamo dall'esperienza diretta con il nostro pianeta, il tempo meteorologico può essere davvero imprevedibile certi giorni. E mentre uragani minacciano le Hawaii, in cima al più grande vulcano dello stato Pacifico, gli astronomi dell'Osservatorio W.M. Keck, volgono il loro sguardo verso il meteo di uno dei più misteriosi e lontani pianeti del Sistema Solare: Urano. Durante l'incontro ravvicinato con il pianeta da parte della sonda Voyager 2, nel 1986, il pianeta era particolarmente tranquillo, con pochissime nuvole visibili nell'atmosfera. Quando però il pianeta i è avvicinato all'equinozio, nel 2007 (con il Sole che puntava direttamente sopra il suo equatore), enormi tempeste hanno iniziato a nascere ovunque sul pianeta. Molte di queste sono sparite poco tempo dopo, ma ora gli astronomi stanno osservando un nuovo intenso picco di attività e sembra davvero spettacolare!

"Siamo sempre molto ansiosi di vedere la prima immagine della notte di qualsiasi pianeta o satellite si tratti, dato che non sappiamo mai che cosa comparirà davanti ai nostri occhi" ha spiegato Imke de Pater, professore presso la UC Berkeley ed a capo del team. "Questa struttura estremamente brillante che abbiamo il 6 Agosto 2014 mi ricorda di una simile tempesta molto brillante che avevamo visto nell'emisfero sud di Urano durante gli anni che portavano all'equinozio."

"Anche dopo tutti questi anni di osservazioni, una nuova immagine di Urano da parte dell'Osservatorio Keck può fermarmi sul posto e farmi dire wow!" ha spiegato Heidi Hammel, membro del team di osservazione.

Sin dall'equinozio nel 2007, L'emisfero Nord di Urano ha pian piano iniziato a passare in vista, mentre il polo sud ormai non è più visibile. La struttura luminosa di cui parlava de Pater è conosciuta come "Berg", perché la struttura era visibile appena sotto l'alone polare, e somigliava ad un iceberg tagliato dalla calotta polare. Il Berg oscillava in latitudine tra le latitudini Sud a 32 e 36 gradi, e continuò così sin dal 2000. Nel 2004 era diventata molto brillante e nel 2005 iniziò a migrare verso l'equatore dove diventò un sistema di tempeste estremamente potente. Nel 2009, arrivata a pochi gradi dall'equatore, si dissipò interamente.

Alcune precedenti osservazioni di Urano, che mostrano anche la tempesta Borg (a sinistra), oltre alle bande che erano sorte sui lati. Credit: NASA/ESA

L'attuale tempesta è persino più brillante di Berg. La sua morfologia è piuttosto simile, ed il team si aspetta che possa essere legata ad un vortice presente molto più nelle profondità dell'atmosfera. Dalle immagini nel vicino-infrarosso, scattate a 2.2 micron, il team è anche riuscito a determinare che la tempesta può raggiungere altitudini molti elevate. I ricercatori si stanno ora concentrando sui calcoli necessari per determinare la precisa altitudine, ma sulla base delle letture della luminosità a queste lunghezze d'onda, si aspettano che possa arrivare ad altitudini vicine alla tropopausa.

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