Mercurio, le caratteristiche del pianeta meno esplorato del Sistema Solare

Sono passati pochi giorni dal transito di Mercurio davanti al Sole. Un evento davvero straordinario che si ripete, in media, tredici volte ogni cento anni. Ma il passaggio del piccolo corpo celeste davanti alla stella è stata anche l’occasione per puntare i riflettori su uno dei pianeti meno conosciuti del nostro Sistema Solare. È l’estrema vicinanza di Mercurio al Sole a rendere il pianeta difficilmente esplorabile con gli strumenti a nostra disposizione. La sonda della Nasa Messenger è stata la seconda dopo il Mariner, ad avvicinarsi al pianeta riuscendo a determinare, con grande precisione, le caratteristiche della superficie diMercurio.




Gli avvicinamenti dell’apparecchio hanno permesso di rilevare caratteristiche davvero originali come l’estrema volatilità degli elementi che evaporano alle altissime temperature superficiali. Vasti crateri si susseguono con omogeneità sull’intera crosta solcata da avvallamenti e spaccature. Ed è proprio nei crateri, in profondità, che è ipotizzabile la presenza di ghiaccio ai poli. La sostanza è contenuta nelle cavità perennemente all’ombra, una caratteristica che, insieme alle dimensioni, avvicina Mercurio alla nostra Luna. Ma è l’estrema debolezza del campo magnetico ad aver colpito gli esperti; si tratta di un’energia inferiore di ben cento volte rispetto a quella terrestre. Un altro mistero che coinvolge ilpianeta è la presenza di macchie luminose sulla superfici, probabilmente dovute all’evaporazione dei materiali volatili al contatto con il vento solare.


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