La sonda “Cassini” intorno a Saturno ha catturato 36 granelli di polvere interstellare in 10 anni



Soltanto 36 granelli di polvere raccolti in dieci anni. Ma è polvere interstellare, proveniente dalle regioni esterne del Sistema solare. Quindi conta la qualità, non la quantità, che in ogni caso, considerando la rarità del materiale di cui stiamo parlando, non solo è notevole ma stabilisce un primato: 36 particelle di polvere interstellare significa moltiplicare per cinque i reperti di questo tipo finora noti.  Il bottino ottenuto è merito dello strumento Cosmic Dust Analyzer a bordo della sonda americana “Cassini” (disegno), che dal 2004 sta raccogliendo dati nel sistema di Saturno. Gli elementi chimici individuati nei granelli di polvere sono magnesio, calcio, ferro, silicio e ossigeno. Sembra che questa polvere abbia subito processi di trasformazione, evaporando e riaggregandosi più volte nell’ambiente interstellare, dove in media polveri di questo tipo hanno una permanenza di circa 2,5 miliardi di anni. Le uniche altre misure dirette analoghe a quelle eseguite da “Cassini” si devono alla sonda “Stardust” della Nasa, che ha riportato a Terra 6-7 particelle interstellari insieme con campioni di polvere cometaria. Alle ricerche su queste polveri hanno preso parte anche ricercatori dell’INAF.

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