SOHO compie vent’anni di osservazioni solari: prodotti 5000 articoli, scoperte più di tremila comete



Eccezionale compleanno nello spazio: la sonda “SOHO”, Solar and Heliospheric Observatory, festeggia i vent’anni da quando è stata lanciata in uno dei Punti di Lagrange dal quale può “vedere” il Sole ininterrottamente. Da allora ad oggi ha rivoluzionato le conoscenze sulla nostra stella. Lo documentano le quasi cinquemila pubblicazioni scientifiche che con le sue osservazioni ha generato, mentre tra gli “effetti collaterali” c’è da registrare la scoperta di tremila comete, traguardo tagliato già nel settembre 2015. Lo strumento più fecondo a bordo della sonda della Nasa (che ha una larga partecipazione europea e italiana) è stato il coronografo LASCO C2, che tra l’altro l’8 novembre del 2000 ha permesso di osservare due getti di massa coronale simmetrici in direzioni opposte. Questo aspetto dell’attività solare prima di SOHO era poco noto. Ora è diventato tra i più interessanti, anche per la sua azione sulla “meteorologia spaziale”, e quindi sui rischi per gli astronauti nonché per i satelliti in orbita geostazionaria. Proprio su questo tema è da segnalare il 1° dicembre 2015 su “The Astrophysical Journal” la pubblicazione di un articolo che ipotizza una relazione tra brillamenti (che corrispondono al rilascio di potenti campi magnetici) ed espulsioni di massa coronale. Il lavoro è firmato da ricercatori cinesi e si avvale di osservazioni eseguite da SOHO ma anche da SDO (Solar Dynamic Observatory) e STEREO (Solar Terrestrial Relations Observatory).

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