Battezzati 31 esopianeti e 14 stelle con referendum mondiale: l’Italia battezza i pianeti di una pulsar



L’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha battezzato 14 stelle e 31 esopianeti che orbitano intorno ad esse accogliendo altrettanti nomi selezionati con un referendum popolare internazionale. Mai prima d’ora la IAU aveva battezzato stelle. Quelle che hanno un nome lo devono a una tradizione millenaria (è il caso di Betelgeuse, Rigel, Aldebaran e così via, circa un centinaio in totale) o, molto più raramente, a un precedente storico almeno secolare (per esempio la Stella di Barnard e la Stella di Kapteyn). Nessun fondamento hanno ovviamente i nomi di stelle “venduti” per una manciata di euro da imbroglioni ad acquirenti ingenui e disinformati, una truffa che non si riesce ancora a estirpare. Il battesimo dei 31 esopianeti risponde a esigenze di praticità (per evitare sigle astruse), di comunicazione al grande pubblico, e anche un po’ di propaganda per la scienza astronomica. Le 14 stelle con esopianeti hanno ricevuto un nome di conseguenza, anche quando erano già ben identificabili: per esempio il pianeta 42 Draconis b – con massa 1,233 volte quella terrestre e un anno di 479 giorni – ora si chiama Orbitar, e la sua stella 42 Draconis è diventata Fafnir. Al referendum hanno partecipato esponenti di associazioni astronomiche di 182 paesi, che complessivamente hanno inviato alla IAU 573.242 voti. I paesi che hanno “piazzato” un loro nome sono Canada, Giappone, Stati Uniti, Tailandia, Svizzera, Olanda, Siria, Messico, Francia, Spagna, Australia, Italia e Marocco. A noi è toccato battezzare la pulsar PSR 1257+12: d’ora in poi si chiamerà Lich e i suoi tre “esopianeti” saranno Draugr, Poltergeist e Phobetor. Nel disegno, un campionario di esopianeti scoperti con il satellite “Kepler” (Nasa) messi a confronto con Giove.


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