Fu una cometa a scavare il secondo più grande cratere da impatto esistente sulla Terra


Fu una cometa, non un asteroide, a scavare il secondo più grande cratere da impatto di cui rimanga traccia sulla Terra, il Sudbury Bacin nell’Ontario, in Canada, 250 chilometri di diametro. Lo scrive il geologo Joseph A. Petrus sulla la rivista “Terra Nova”. Finora questa antichissima cicatrice della crosta terrestre, risalente a 1,8 miliardi di anni fa, era attribuita a un asteroide largo 10-15 chilometri che avrebbe colpito il nostro pianeta in una direzione obliqua. Le analisi più recenti fanno invece pensare a una cometa per la presenza nella struttura del cratere di un elemento del gruppo del platino che sarebbe caratteristico delle comete contenenti una componente di natura condritica refrattaria. I detriti dell’oggetto cosmico sono sparsi fino a 800 chilometri dall’impatto su una superficie di ,6 milioni di chilometri quadrati intorno alla città di Greater Sudbury. Dopo quasi due miliardi di anni, il bacino è lungo 62 chilometri e largo 30 (disegno).


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