I due “Exomars” pronti a spiccare il volo verso Marte. “Schiaparelli” farà da apripista, lancio nel marzo 2016



Il primo viaggio delle due sonde spaziali “Exomars” sarà relativamente breve: rispettivamente il 21 e il 23 dicembre partiranno da Cannes, dove Thales Alenia Space sta completando la loro preparazione, e arriveranno al cosmodromo russo di Baikonur. Il secondo viaggio sarà più lungo: una navicella punterà su Marte nel marzo 2016, l’altra nel maggio 2018. “Exomars 2016” farà da apripista preparando l’arrivo della sonda “cugina”. Si compone del satellite TGO, “Trace Gas Orbiter” per lo studio dell’atmosfera marziana e della piattaforma di superficie “Schiaparelli”, che si poserà sul suolo del pianeta. Entrambe le missioni sono frutto di una collaborazione tra l’Agenzia spaziale europea, ESA, la Nasa l’agenzia russa Roscosmos. Il nome italiano della prima piattaforma, quello dell’astronomo di Savigliano che ha legato il suo nome alla vicenda dei “canali” di Marte, non è solo un riconoscimento a un nostro importante scienziato ma anche un segnale della forte partecipazione italiana alla missione, sia siano industriale-finanziaria (circa un terzo del costo totale) sia sul piano scientifico.

La finestra di lancio per TGO-Schiaparelli si aprirà il 14 marzo e si chiuderà il 25 dello stesso mese. Dopo sette mesi di crociera interplanetaria, “Schiaparelli” si separerà il 16 ottobre dalla compagna di viaggio “TGO” e si poserà nella regione di Meridiani Planum il 19 ottobre: il suo compito sarà essenzialmente dimostrare che la tecnologia europea per l’esplorazione di Marte è matura. “TGO”, oltre ad analizzare la composizione dell’atmosfera di Marte, dovrà anche mappare i ghiacci del pianeta (di anidride carbonica e di acqua). Inoltre rilancerà i dati dei moduli di discesa del 2016 e del 2018.

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