Il razzo europeo “Ariane” festeggia 35 anni di successi. Nel 2020 arriverà 'Ariane 6', 8 miliardi di investimenti (10% italiani)


C’è una Europa che funziona, e manco a dirlo è quella della scienza e della tecnologia, cioè quella meno influenzata dalla politica e dal residuo nazionalismo dei paesi dell’Unione. Un esempio di questa Europa è la cooperazione che ha portato all’autonomia del Vecchio Continente nell’accesso allo spazio. La storia di questo successo si chiama “Ariane”, una famiglia di lanciatori che ha appena compiuto 35 anni: il primo razzo della serie “Ariane” fu lanciato il 24 dicembre 1979. Gli inizi non erano stati facili. Tra gli scienziati lungimiranti che spinsero l’Europa a competere con le superpotenze (anche) spaziali dell’epoca, Unione Sovietica e Stati Uniti, ci fu il fisico Edoardo Amaldi, che già aveva promosso la nascita del Cern. Ma i primi passi mossi dall’ELDO (European Launcher Development Organisation) non erano stati all’altezza delle aspettative. L’ELDO, con sei paesi membri, operò dal 1964 al 1971 con 11 lanci, sette dei quali parziali. Il vettore si componeva dell’inglese “Bluie Strak” per il primo stadio, del francese “Coralie” per il secondo stadio e del tedesco “Astris” per il terzo. Ma due test con tutti gli stadi insieme tentati in Australia non ebbero successo. Un ulteriore fallimento dalla base di Kourou con l’aggiunta di un quarto stadio fallì il 5 novembre 1971. Mentre Nixon negli Usa annunciava il programma Shuttle, l’Europa decise, il 20 dicembre 1972, di ripartire da zero. L’ELDO si trasformò nell’ELDO. Ne nacque un razzo con primo stadio spinto da 140 tonnellate di propellente liquido, un secondo stadio da 33 tonnellate e un terzo da 8 tonnellate di propellente criogenico. Era l’embrione del primo “Ariane”, ufficialmente battezzato il 28 settembre 1973 e lanciato il 24 dicembre 1979 come “Ariane 3”. Maturava in tanto l’Agenzia spaziale europea, ESA, un grande successo. Seguirono l’Ariane 4 (104 lanci, solo tre fallimenti) e l’Ariane 5, vettore che si è dimostrato affidabilissimo (73 lanci, 69 successi). Ora si sta progettando l’Ariane 6: approvato il 4 dicembre 2014, dovrebbe affrontare il primo test nel 2020. Otto miliardi di euro di investimenti dal 2015 al 2025, il 10 per cento italiani.

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