Il 6 marzo la sonda “Dawn” raggiugerà il pianeta nano Cerere. “Hubble” in appoggio alla sua missione


Infaticabile, il telescopio spaziale “Hubble” sta collaborando al successo finale della missione “Dawn” della Nasa. Questa navicella spaziale il 6 marzo 2015 raggiungerà la sua meta finale: il pianeta nano Cerere, o se preferite il più grande degli asteroidi in orbita tra Marte e Giove. Dal 2011 al 2012, per 14 mesi “Dawn” ha già studiato nei minimi particolari Vesta, il secondo asteroide per dimensioni, rivelatosi un autentico protopianeta, un fossile della formazione del Sistema solare. Da tempo “Hubble” punta il suo occhio su Cerere per preparare il lavoro che svolgerà “Dawn” quando si inserirà in orbita intorno all’oggetto che costituisce l’ultima meta della navicella americana.

Immagini come questa ripresa da “Hubble” in luce visibile e nell'ultravioletto dimostrano che Cerere è a tutti gli effetti un piccolo pianeta, come suggerisce la sua forma quasi perfettamente sferica, e che ha una superficie fittamente coperta di crateri di medie e piccole dimensioni. I colori dell’immagine si riferiscono ai differenti materiali che costituiscono la superficie di Cerere, che risulta velata da un sottile strato di polveri. Scoperto da Giuseppe Piazzi a Capodanno del 1801, il pianetino Cerere ha un diametro di 950 chilometri e ruota su se stesso in 9 ore. La sua esistenza era stata ipotizzata in base alla legge empirica di Titius-Bode per “colmare” l’ampia lacuna tra l’orbita di Marte e l’orbita di Giove.


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