“Riccioli” di ammoniaca nell’atmosfera di Giove osservati con il radiotelescopio VLA




Mancano poche settimane all’arrivo della sonda “JUNO” a Giove e fervono le ricerche sul pianeta gigante per definire nel miglior modo possibile problemi e interrogativi a cui la navicella della Nasa dovrà dare risposta. Il radiotelescopio VLA, Very Large Array (Socorro, Nuovo Mexico) ha sondato l’atmosfera gioviana captando onde radio nelle lunghezze d’onda a cui gli strati atmosferici risultano trasparenti fino alla profondità di 100 chilometri. E’ stato così possibile costruire una immagine tridimensionale dell’atmosfera mettendo in evidenza “riccioli” di ammoniaca ghiacciata a 113 °C sotto zero fluttuanti al di sotto dello strato visibile. Un altro strato atmosferico è fatto di idrosolfuro di ammonio a -73 °C. Non mancano “punti caldi” dove affiora ammoniaca che risale da strati profondi. La ricerca è stata guidata da Imke de Peter dell’Università della California. L’articolo è pubblicato sulla rivista “Science”. Il “Karl Jansky VLA” (foto) è un radiotelescopio-interferometro costituito da 27 parabole da 25 metri ciascuna spostabili su rotaie nel deserto di Socorro per una quindicina di chilometri lungo i “bracci” di una Y: ciò permette di fare interferometria ad alta definizione con risoluzione fino a 4 millesimi di secondo d’arco. JUNO, che entrerà in orbita intorno a Giove il 4 luglio, ha tra i suoi compiti principali quello di misurare la quantità di acqua su Giove e nel suo sistema di satelliti.

Altre informazioni nell’articolo su “Science”:

http://science.sciencemag.org/content/352/6290/1198

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