Caronte, super-luna di Plutone, visto da “New Horizons”: anche la sua superficie è “giovane”

Cinquanta minuti dopo aver guardato Plutone, il 14 luglio 2015 la sonda della Nasa “New Horizons” è passata a 27 mila chilometri dalla sua grande luna Caronte, che vediamo in questa immagine rilasciata una trentina di ore dopo. Come per Plutone, anche in questo caso la sorpresa degli scienziati è stata grande. Caronte è un oggetto quasi perfettamente sferico il cui diametro è stato precisato in 1208 chilometri, più o meno come ci si aspettava, ma la sua superficie è incredibilmente “giovane”, sembra essersi riplasmata meno di cento milioni di anni fa, nello stesso periodo in cui un fenomeno del genere avvenne su Plutone. Relativamente pochi sono i crateri, un lungo reticolato di solchi profondi fino a 9 chilometri lo attraversa quasi parallelamente all’equatore, ghiaccio di acqua copre una buona parte della superficie.  Caronte fu scoperto da James Christy il 22 giugno 1978 su lastre fotografiche scattate due mesi prima all’Osservatorio di Flagstaff (Arizona) con un telescopio da 1,55 centimetri. Orbita intorno al baricentro del sistema in poco meno di sei giorni e mezzo ed è, proporzionalmente all’oggetto principale, il più grande satellite del Sistema solare. Con il telescopio spaziale Hubble dopo il 2005 furono scoperti altri quattro satelliti minori, Styx, Nix, Kèrberos e Hydra. I loro diametri sono di circa 30-35 chilometri secondo le misure di “New Horizons” ma queste lune hanno forma irregolare.

Altre informazioni: http://www.nasa.gov/press-release/nasa-to-release-new-pluto-images-science-findings-at-july-17-nasa-tv-briefing

Fonte: http://www.astronomianews.it

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